Omicidio Tamagni, un caso per tre a processo
Lunedì alle 9.30 nell’aula del Pretorio di Locarno si apre il dibattimento davanti alle Assise criminali
La Corte delle Criminali cittadine sarà presieduta dal giudice Mauro Ermani, l’accusa sostenuta dalla pp Rosa Item – Il processo si protrarrà per oltre una settimana Omicidio intenzionale:di questo reato per la morte del 22enne di Gordola Damiano Tamagni, avvenuta dopo un pestaggio nella notte del carnevale locarnese dello scorso anno, saranno chiamati a rispondere da lunedì davanti alla Corte delle Assise criminali di Locarno, presiedute dal giudice Mauro Ermani ( giudici a latere Chiarella Rey Ferrari e Luca Zorzi), Marko Tomic ( difeso dall’avv. Yasar Ravi) eIvica Grgic (patrocinato dall’avv. Francesca Perucchi- Baggi), mentreacaricodi Ivan Jurkic (difesodall’avv. Luca Marcellini) l’accusa principale è di aggressione. Per i tre l’atto d’accusa firmato dalla pp Rosa Item contiene anche reati minori (pornografia per Tomic, contravvenzione alla legge federale sugli stupefacenti per gli altri due). A patrocinare gli interessi della famiglia Tamagni sarà l’avv. di parte civile Diego Olgiati. Come noto, nell’inchiesta è stato coinvolto anche un minorenne (patrocinato dall’avv. Ignazio Maria Clemente) per il quale ci sarà un procedimento disgiunto per aggressione, subordinatamente rissa. Il processo che si aprirà lunedì al Pretorio di Locarno è indubbiamente molto atteso, anche perché la morte violenta di Damiano Tamagni aveva provocato un profondo cordoglio che ha ampiamente travalicato i confini cantonali. Una morte cruenta che aveva inoltre innescato una serie di inquietanti interrogativi sulla sicurezza del cittadino, l’acuirsi della violenza giovanile e la problematica dell’integrazione fra etnie diverse. I vari dibattimenti previsti (la sentenza non dovrebbe arrivare prima del 27 gennaio)si annunciano già sin d’ora molto intensi e «combattuti», anche perché sulle cause che hanno determinato la morte di Tamagni accusa e difesa produrranno perizie contrastanti. Due (quelle commissionate dalla pp Item e dall’avv. Olgiati)concludono che la morte del 22enne è da attribuire alla lacerazione dell’arteria cervicale a seguito dei colpi inferti da Tomic e Grgic, la terza (prodotta dal difensore di Tomic) pone invece il dubbio sulla causachehaprovocatolalacerazione mortale. In altre parole, non è detto che siano stati proprio i calci di Tomic e Grgic, ma potrebbero essere anche stati i colpi inferti in precedenza da Jurkic e dal minorenne. Pertanto, risulterebbe difficile stabilire un diverso grado di repsonsabilità per quest’ultimi (appunto accusati di aggressione e non di omicidio intenzionale) rispetto agli altri due.
Lunedì alle 9.30 nell’aula del Pretorio di Locarno si apre il dibattimento davanti alle Assise criminali
La Corte delle Criminali cittadine sarà presieduta dal giudice Mauro Ermani, l’accusa sostenuta dalla pp Rosa Item – Il processo si protrarrà per oltre una settimana Omicidio intenzionale:di questo reato per la morte del 22enne di Gordola Damiano Tamagni, avvenuta dopo un pestaggio nella notte del carnevale locarnese dello scorso anno, saranno chiamati a rispondere da lunedì davanti alla Corte delle Assise criminali di Locarno, presiedute dal giudice Mauro Ermani ( giudici a latere Chiarella Rey Ferrari e Luca Zorzi), Marko Tomic ( difeso dall’avv. Yasar Ravi) eIvica Grgic (patrocinato dall’avv. Francesca Perucchi- Baggi), mentreacaricodi Ivan Jurkic (difesodall’avv. Luca Marcellini) l’accusa principale è di aggressione. Per i tre l’atto d’accusa firmato dalla pp Rosa Item contiene anche reati minori (pornografia per Tomic, contravvenzione alla legge federale sugli stupefacenti per gli altri due). A patrocinare gli interessi della famiglia Tamagni sarà l’avv. di parte civile Diego Olgiati. Come noto, nell’inchiesta è stato coinvolto anche un minorenne (patrocinato dall’avv. Ignazio Maria Clemente) per il quale ci sarà un procedimento disgiunto per aggressione, subordinatamente rissa. Il processo che si aprirà lunedì al Pretorio di Locarno è indubbiamente molto atteso, anche perché la morte violenta di Damiano Tamagni aveva provocato un profondo cordoglio che ha ampiamente travalicato i confini cantonali. Una morte cruenta che aveva inoltre innescato una serie di inquietanti interrogativi sulla sicurezza del cittadino, l’acuirsi della violenza giovanile e la problematica dell’integrazione fra etnie diverse. I vari dibattimenti previsti (la sentenza non dovrebbe arrivare prima del 27 gennaio)si annunciano già sin d’ora molto intensi e «combattuti», anche perché sulle cause che hanno determinato la morte di Tamagni accusa e difesa produrranno perizie contrastanti. Due (quelle commissionate dalla pp Item e dall’avv. Olgiati)concludono che la morte del 22enne è da attribuire alla lacerazione dell’arteria cervicale a seguito dei colpi inferti da Tomic e Grgic, la terza (prodotta dal difensore di Tomic) pone invece il dubbio sulla causachehaprovocatolalacerazione mortale. In altre parole, non è detto che siano stati proprio i calci di Tomic e Grgic, ma potrebbero essere anche stati i colpi inferti in precedenza da Jurkic e dal minorenne. Pertanto, risulterebbe difficile stabilire un diverso grado di repsonsabilità per quest’ultimi (appunto accusati di aggressione e non di omicidio intenzionale) rispetto agli altri due.
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